Il Gran Premio d’Italia ci ha regalato la grande emozione di Charles Leclerc, vincitore per la seconda volta in carriera a Monza, cinque anni dopo quell’incredibile gara del 2019. Quella di oggi è stata altrettanto pazzesca, vinta con una sola sosta e col timore che Piastri potesse raggiungere il pilota della Ferrari, guadagnando anche più di un secondo al giro. Alla fine il monegasco ce l’ha fatta, mandando letteralmente in visibilio i tifosi accorsi numerosissimi sulle tribune del catino brianzolo. Un successo forse inaspettato, e per questo ancora più bello. In una lunga intervista post gara, Charles ha continuato ad emozionarsi ed emozionare.
“E’ una sensazione molto forte – ha detto Leclerc in mixed zone. Inizio salutando una persona che è andata via troppo presto, Raffa, e saluto anche la sua bambina che è una nostra tifosissima. E’ stata una giornata molto speciale: sin dalla partenza ho preso subito la posizione su George, poi alla Roggia le McLaren lottavano fra loro e ho passato Lando, e da lì ho creduto alla vittoria. Oscar aveva più passo, e quando ci è stato fatto l’undercut da Norris non ero contento, mi son detto che forse non saremmo riusciti a vincere, ma sono rimasto concentrato e ho salvaguardato il più possibile la gomma anteriore sinistra, era fondamentale, e una volta che sono andati ai box di nuovo ho iniziato a spingere”.
“Da quel momento sapevo di poter vincere, e come nel 2019 negli ultimi giri a Monza mi sono emozionato: pensavo accadesse solo per la prima volta, ma non è stato così e il podio è stato incredibile. Le emozioni erano forti, non so come spiegarle: come pilota non dovrei provare questi sentimenti, ma prima di tutto sono una persona ed è molto difficile essere una roccia in una settimana del genere, un po’ come a Monaco. E’ il feeling più bello del mondo, ma anche stancante e come nel 2019 non mi rendo conto di quanto lo sia fino a fine gara, lì poi te ne accorgi e ti lasci andare, e sarà così anche stasera, nel senso che dormo, non farò festa, perché devo riposare e rientrare a casa”.
“E’ davvero speciale, negli ultimi giri guardavo le tribune, tutti erano in piedi ed è stato un giorno pazzesco di nuovo, sono ricordi che resteranno per sempre, e spero anche per i tifosi in pista e davanti alla TV. L’azienda ha fatto un grandissimo lavoro: alcuni ragazzi erano qui per la prima volta, stiamo chiedendo tantissimo a loro nel reparto produzione e a volte è difficile perché noi chiediamo velocemente i pezzi nuovi, ma so quanto hanno spinto e una grande parte di questa vittoria va a loro. Dobbiamo stare attenti però: dopo Monaco abbiamo visto quanto è stato difficile, e anche questa è una pista particolare”.
“Non potrei essere più contento di così, perché Monte Carlo e Monza sono due gare più importanti di altre, ma bisogna rimanere concentrati e domani dobbiamo fare un reset totale, concentrati per Baku, pista totalmente diversa e nella quale non possiamo avere le stesse aspettative. La McLaren è la macchina migliore, ma farò di tutto: anche oggi non pensavo fosse possibile, ma come dico sempre, provo sempre a vincere, ma per il resto della stagione non siamo ancora il punto di riferimento”.