La stagione 2023 ha visto una Red Bull capace di dominare su circuiti diversi con un vantaggio tale che solo il prossimo grande cambio regolamentare potesse stravolgere uno scenario già delineato. Quindi quando é stata presentata la RB20 per la stagione 2024 ci si aspettava un dominio come quello visto nel 2023. In parte le aspettative sono state rispettate perché la Red Bull è stata dominante almeno fino ad Imola, dopodiché qualcosa é cambiato. Bisogna tener presente la spaccatura che si é creata all’interno della Red Bull, l’abbandono di Adrian Newey al reparto F1, il caso Horner e le diatribe tra lui, Marko e Jos Verstappen che non hanno fatto altro che peggiorare una situazione tesa.
A soli quattro mesi di distanza la situazione sembra essersi capovolta con la McLaren che probabilmente é la macchina più forte in pista, ma non ancora dominante per errori strategici, mentre la Red Bull si tiene in piedi grazie ad un team super collaudato ed a Max Verstappen. Nel frattempo si é avvicinata anche la Mercedes e la Ferrari, nonostante i recenti problemi, è anche molto vicina.
Se si guarda ai vincitori dei GP a partire da Imola la situazione é davvero equilibrata: Lando Norris ha vinto il GP di Miami, Leclerc ha vinto Monaco, Russell ha vinto in Austria e Hamilton ha vinto a Silverstone. In questo conto non considero Carlos Sainz e la vittoria in Australia perché lì Max Verstappen ha avuto un problema di affidabilità. Comunque se si guarda questo quadro ci potrebbe attendere una seconda metà di stagione molto più equilibrata.
La domanda che a questo punto molti si fanno è: dov’è finito il vantaggio che la Red Bull ha avuto dal 2022 ad inizio 2024?
La risposta a questa domanda può risultare di per sé banale, ed a dire il vero é una cosa che succede spesso. La Red Bull, nel 2022, con l’introduzione delle vetture a effetto suolo é stata la squadra che ha interpretato al meglio il regolamento ponendosi come macchina da battere. In più bisogna considerare che, stagione dopo stagione, la Red Bull ha incrementato le sue prestazioni arrivando ad avere un vantaggio come quello maturato nella stagione 2023. É normale però che squadre come Mercedes o McLaren che erano indietro ora si siano avvicinate in quanto sono riuscite finalmente a capire il funzionamento di questa generazione di vetture ad effetto suolo. In più bisogna considerare un aspetto che si potrebbe prendere sotto gamba ovvero la galleria del vento. In quanto squadra campione del mondo la Red Bull ha di fatto meno ore rispetto alla seconda, terza e quarta in classifica il che costituisce a lungo andare un handicap nello sviluppo.
“Penso che abbiano raggiunto una sorta di velocità limite più rapidamente del resto di noi“, ha affermato Zak Brown, CEO della McLaren.
C’é un’altra domanda che sovviene nel momento in cui si parla di Red Bull. C’é, sulla RB20, del margine di miglioramento o ha già tirato fuori tutto il potenziale ?
Bisogna dire che ci apprestiamo alla chiusura della prima parte di stagione con i weekend di Ungheria e di Spa. Dopodiché la Red Bull si concentrerà, come é normale che sia, sullo sviluppo della vettura 2025. In più va considerato come la RB20 non sia una semplice evoluzione delle vetture del 2022 o del 2023 perché, come detto da Adrian Newey, se avessero semplicemente migliorato il progetto originale sarebbero presto stati raggiunti dagli altri team
L’ingegnere capo Paul Monaghan ha spiegato in precedenza che la Red Bull sta “potenzialmente asintotizzando un po’ queste normative“, ovvero riscontrando progressi sempre più piccoli man mano che la sua curva di sviluppo si appiattisce.
Horner, Team Principal Red Bull, esprime fiducia per quanto riguarda gli aggiornamenti anche se sostiene che questi non daranno un grande vantaggio, ma saranno dei piccoli miglioramenti che consentiranno di stare avanti.
“Inevitabilmente, quando [la griglia] si chiude, sono proprio quei piccoli dettagli marginali a fare la differenza.”
Date queste premesse, c’é un’ultima domanda che viene da porsi: riuscirà Max Verstappen a bilanciare la mancanza della Red Bull?
Max Verstappen negli ultimi anni ha costituito il quid della Red Bull tirando fuori pole e vittorie insperate per il team austriaco. Un esempio lampante é stata la pole ottenuta a Monaco 2023 quando la Red Bull non era sicuramente la macchina più forte e fino al secondo settore dell’ultimo tentativo Fernando Alonso era in pole, poi Max ha tirato fuori uno di quei giri impossibili.
Questo esempio é una chiara conferma che Max può fare la differenza tirando fuori un’extra rispetto alla reale prestazione della vettura, come abbiamo visto anche nelle ultime 5 gare. La RB20, rimane comunque la base solida su cui Max ha potuto costruire le sue prestazioni.
Bisogna infatti tener conto che ci sono stati circuiti in cui la RB20 ha sofferto di più, come Imola o Montecarlo, per alcune caratteristiche specifiche dei tracciati che hanno fatto sembrare la macchina peggio di quanto in realtà sia. Infatti quando si é arrivati a circuiti come l’Austria, Verstappen non solo ha vinto la Sprint ma ha dato un distacco di quasi mezzo secondo nella qualifica per la gara domenica.
A Silverstone vuoi per le condizioni meteo difficili in cui si sono trovati i team, Mercedes e McLaren erano più forti della Red Bull. In base a cosa? Alla capacità di esser riusciti a mettere gli pneumatici nella miglior finestra di utilizzo.
Bisognerà vedere se in Ungheria e a SPA e poi nel proseguo della stagione vedremo una lotta serata o se Max con la sua RB20, ritroverà quel particolare feeling che gli permetteranno di mettersi davanti per vincere le gare e il campionato.
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fonte: Formula1.it News
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