Chiediamo scusa, nella giornata di ieri non ci eravamo resi conto di questa drammatica quanto curiosa situazione. Peggiorano tutti rispetto al 2023, fatta eccezione per due team, Red Bull e Racing Bulls.
Una situazione apparentemente inspiegabile. Finora le squadre erano sempre progredite rispetto ai tempi messi a segno sulla stessa pista nei 12 mesi precedenti, a parte qualche eccezione ovviamente (senza fare nomi e cognomi, tipo l’Alpine),
Involuzione (quasi) totale
In Austria invece dobbiamo registrate un’involuzione quasi totale. Soltanto due team migliorano. La Racing Bulls di quasi mezzo secondo, mentre la Red Bull di soli 77 millesimi. Gli altri peggiorano tutti. Mercedes e McLaren limitano i danni entro il decimo, mentre poi il quadro va ad aggravarsi sempre più. La Ferrari perde più di 4 decimi e viene salvata dall’Aston Martin che è l’unica a fare peggio: la perdita prestazionale si attesta in 746 millesimi.
Le possibili cause
A cosa può essere dovuta questa regressione? Quali sono le cause? Bella domanda (pensate che me la sono fatta anche da solo, ndr). Proviamo a venirne a capo assieme. Cosa è cambiato rispetto a 12 mesi fa? Il problema è proprio questo, non si riescono a trovare delle differenze significative. La prima, ovviamente scontata, sono le vetture. Fin qui direi che ci siamo, e dovrebbero anche essere più veloci. In teoria. Finora il guadagno medio si è aggirato intorno al secondo, mentre oggi parliamo di perdita prestazionale.
Pneumatici? No, riguardo alle gomme nessuna differenza significativa dal momento che 12 mesi fa avevamo la stessa nomination.
Condizioni meteo? Forse è questo il vero elemento di distinzione. Nel 2023 avevamo un asfalto sui 38°C. ambiente 28°C; mentre quest’anno abbiamo avuto 46°C di pista e 32°C ambiente (dati Pirelli). 8°C possono essere un’enormità se parliamo di mettere le Soft C5 nella corretta finestra di lavoro. Certo, non ci aspettiamo che a parità di condizioni le vetture 2024 possano essere in grado di stabilire un miglioramento in linea con gli altri eventi qui a Spielberg, ma forse staremmo commentando ora un’altra situazione.
L’altro elemento da tenere in considerazione è l’altitudine della pista. Il Red Bull Ring è collocato a circa 670 metri sul livello del mare, la densità dell’aria è minore e i progressi dal punto di vista aerodinamico, si notano meno su un circuito di questo tipo.
Foto: Ferrari
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fonte: Formula1.it News
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