Al Red Bull Ring abbiamo avuto un weekend torrido (pista sempre vicina ai 50°) che a causa anche dell’aria più rarefatta dovuta all’altitudine a cui è posto il circuito (680 m sul livello del mare) ha messo a dura prova la gestione delle temperature lato power unit delle monoposto in tutte e tre le giornate di attività.
Le squadre avevano fatto i compiti a casa. Qualcuno procedendo per vie più convenzionali, mentre altri, come la Ferrari, a fare un lavoro minuzioso, portando in pista il cofano più sofisticato del weekend.
McLaren e Mercedes sulla stessa linea
In linea generale, le squadre si sono viste costrette ad aumentare, sia per numero che per dimensione, gli sfoghi presenti sulla cover del motore così da riuscire ad estrarre un quantitativo maggiore di calore. McLaren e Mercedes (le due montano anche la stessa power unit) sono andate sul sicuro, il team di Woking ha portato a sei il numero di sfoghi, mentre la casa di Stoccarda ha fatto salire il conto a sette.
La differenza tra le due sembra risiedere nell’inclinazione delle palette che direzionano il flusso. Sulla MCL38 si è deciso di usare un’inclinazione maggiore rispetto alla W15, che per contro, avendo delle aperture più strette ha optato per aggiungere uno slot.
Cofano asimmetrico sulla SF-24
La Ferrari ha portato in pista decisamente la soluzione più particolare e studiata. Il cofano montato sulla SF24 era asimmetrico. Contava 5 slot sul lato sinistro e 3 su quello destro. L’apertura delle palette inoltre non era nemmeno la stessa. Di certo non si può affermare che il team di Maranello non si prenda cura dei dettagli. Il motivo della scelta di realizzare un cofano asimmetrico risiede nell’esser consci che la monoposto è tutt’altro che efficiente sul fronte aerodinamico. In questo modo si è andati a massimizzare l’estrazione del calore sul lato della vettura dove sarebbe andato a gravare maggiormente (con la pista che conta una netta prevalenza di curve a destra, è stato logico prevedere un aumento degli sfoghi sulla sinistra sfruttando la forza centrifuga a spingere il calore verso esterno curva), riducendo poi il drag con delle aperture ridotte sulla sinistra.
Red Bull disarmante, ma c’è un trucco
Dopo aver dato uno sguardo alle soluzioni portate in pista dai tre team sopracitati, non si capisce come abbia fatto la Red Bull a mantenere le temperature nell’esatta finestra di lavoro nel corso del GP. Oltre a non esser posizionate sul punto di picco della carrozzeria, le branchie della RB20 sono molto piccole rispetto alla concorrenza. Vedendolo così, il cofano della casa di Milton Keynes è semplicemente disarmante.
Tuttavia, scorrendo le varie foto del weekend abbiamo notato un piccolo particolare. Un trucco per così dire: sembrerebbe infatti che nell’incavo realizzato nel cofano della Red Bull siano presenti altri due sfoghi, uno per lato e anche di dimensioni abbastanza importanti. Posizione comoda che permette di estrarre calore dal cofano senza andare ad infastidire i flussi che si sono ben delineati attorno alla monoposto e che giunti fino al retrotreno della vettura non attendono altro di assolvere il loro compito finale.
In Red Bull non sono dunque riusciti solo a mantenere alta l’efficienza della loro vettura, ma hanno mostrato anche la loro superiorità anche in termini di raffreddamento power unit. Massimo risultato-minimo sforzo.
Il cofano della Ferrari è la dimostrazione di quanto il team lavori ai dettagli. Purtroppo però la SF-24 ha accumulato tantissimi problemi e adesso risolverli non è affatto semplice. Soprattutto se poi i nuovi aggiornamenti senza di farti progredire rispolverano un vecchio ‘amico’ con cui si ha avuto a che fare in passato: il ‘bouncing’. L’impegno c’è, sono i risultati che non arrivano.
Foto copertina: Ferrari, foto interne: X, Mercedes, X, McLaren, Red Bull
Leggi anche: GP Austria – Analisi strategie: Verstappen-Norris, il contatto ha origine 13 giri prima
Leggi anche: LIVE – GP Austria 2024
Leggi anche: GP Austria – Possibili strategie: Red Bull e McLaren sul sicuro, sorprese da Ferrari e Mercedes?
fonte: Formula1.it News
—————————————————————–
Continua a leggere l’articolo intero su Formula1.it News |Read More