Si è concluso da pochi minuti un Gran Premio d’Austria pieno di emozioni, sorpassi, differenti strategie e colpi di scena, il più clamoroso è il contatto nel finale tra Norris e Verstappen, ma ci sono tante storie da raccontare…
Possiamo raccontarvi di una McLaren che proprio qui, 12 mesi fa, portava una “nuova” monoposto e iniziava un processo di costante miglioramento che in pochissimo tempo l’ha portata ad essere probabilmente la migliore macchina in griglia e se non sono arrivate le vittorie è solo perché Norris si è trovato spesso davanti quello che sicuramente al momento è il miglior pilota in F1. Ci ha provato il pilota inglese, in tutti i modi negli ultimi giri, prendendo anche una penalità di 5 secondi per aver superato troppe volte i limiti della pista, attaccando costantemente fino ad un contatto (il cui unico responsabile è Max dobbiamo dirlo) che porta alla foratura per entrambi, e al suo ritiro.
Il recupero prestazionale della McLaren ha stupito tutti, e forse non fa piacere a diversi, perché ha demolito l’idea che questo regolamento non consentisse di recuperare sugli avversari e che un progetto non si possa ribaltare, una scusa che abbiamo sentito troppe volte soprattutto dagli uomini vestiti di Rosso.
E a proposito di recuperi dobbiamo raccontarvi anche di una Mercedes che ha finalmente trovato la strada giusta. Toto Wolff giovedì ha detto quanto sia stato difficile, da tre anni a questa parte, comprendere perché a microscopici cambiamenti di setup corrispondessero enormi miglioramenti o peggioramenti prestazionali. Adesso sembrano aver trovato le risposte e sua in qualifica che in gara stanno migliorando il feeling tra piloti e monoposto e le prestazioni generali. Ed infatti Russell è il primo ad approfittarne con un buon piazzamento in qualifica e nella posizione giusta per vincere quando ne ha l’opportunità.
Dobbiamo raccontarvi di una Ferrari che fa il gambero, che ha peggiorato rispetto allo scorso anno e che probabilmente, al contrario della Mercedes, di risposte non ne ha. Ed è per questo che uno come Leclerc decide di smuovere le cose, di provare assetti estremi per trovare decimi contando sulla sua capacità di “controllare” una vettura nervosa e rimbalzante nelle curve veloci e purtroppo sbaglia in qualifica e sbaglia anche in gara, nella mischia al via in una posizione che comporta sicuramente più rischi delle prime file. Non è questa ovviamente la strada giusta, lo conferma il terzo posto di Sainz che porta a casa tutto quello che può, e il prossimo anno il monegasco avrà un compagno ancora più scomodo da questo punto di vista.
Adesso si va a Silverstone, uno dei circuiti con il maggior numero di curve veloci, con la speranza che una settimana sia sufficiente ai tecnici di Maranello per trovare una soluzione ai problemi di porpoising.
Cronaca GP Austria
Al via scatta bene, come sempre, Max Verstappen che non ha problemi a mantenere la posizione. Parte bene anche Hamilton che alla prima curva riesce ad infilare Sainz. Nel gruppo alle spalle c’è un po’ di confusione e ad avere la peggio, neanche a dirlo, è Charles Leclerc che danneggia l’ala e deve tornare ai box. Rientrerà in pista in penultima posizione.
Nei primi giri possiamo apprezzare diverse belle lotte, prima tra i due Mercedes, con Russell che ha la meglio su Hamilton che è costretto poi a restituire la posizione a Sainz per manovra non corretta proprio alla prima curva. Poi ancora più belle è la lotta tra Piastri e Perez, impegnati in un emozionante corpo a corpo per ben 5 curve.
Il degrado delle gomme è elevatissimo e tutti i team faranno almeno due soste. I differenti timing ed alcune penalità (5 sec per Hamilton, 5 per Perez e 10 per Alonso) mischiano le posizioni fino agli ultimi giri, quando si accende la bellissima lotta tra Norris e Verstappen che porta al già citato contatto, al ritiro per l’inglese e il quinto posto finale per l’olandese.
Ne approfitta alla grande George Russell, che si porta in testa con alle spalle Sainz e Piastri, abile poi ad attaccare e superare il ferrarista per il secondo posto finale. Quarto Hamilton, non felicissimo.
Incredibile sesto posto per la Haas di Hulkenberg davanti alla Red Bull di Perez, sempre più in crisi e mai neanche vicino alle prestazioni del compagno.
Fuori dalla zona punti Leclerc che dopo il problema è sparito dalla gara.
Classifica piloti e costruttori F1 aggiornata
Tabella completa dei tempi della Gara del Gran Premio di Austria 2024
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fonte: Formula1.it News
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