All’inizio dell’anno, nel paddock c’era un’aria di finto ottimismo: la Red Bull aveva conquistato due doppiette in due gare, e il DNF di Verstappen in Australia sembrava solo uno scivolone in una stagione di dominio. Gli addetti ai media e al marketing cercavano in tutti i modi di dipingere sfide avvincenti e un campionato acceso, ma quel “E anche questa stagione è andata” detto da un meccanico Ferrari sotto il podio era il perfetto riassunto dell’animo di tutti.
Invece, giusto il tempo di qualche mese e il campionato si è veramente riaperto, con quattro squadre chiuse in un decimo che si contendono la vittoria in ogni weekend. La rivoluzione si è vista in modo chiaro al Gran Premio d’Olanda, quando Lando Norris ha tagliato il traguardo con più di venti secondi di distacco dal padrone di casa; un messaggio chiaro, che indicava un cambio degli equilibri. In casa Red Bull la sconfitta non è stata accolta con onore, e Christian Horner non ha perso l’occasione per rimarcare come era la situazione all’inizio. “Questa gara testimonia come si siano mosse in fretta le pedine. Prima vincevamo le gare con 20, 25 secondi e nelle prime cinque gare Domenicali ci chedeva di rallentare. Tutto è cambiato velocemente, ma questo non significa che lo scenario possa tornare come prima”, ha detto il team principal a GP Blog.
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fonte: Formula1.it News
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