A Kevin Magnussen mancavano solo due punti per ottenere un race ban, e l’attesa non è stata troppo lunga. Al Gran Premio d’Italia, infatti, i commissari hanno giudicato con molta severità il suo contatto con Pierre Gasly, dandogli 10 secondi di penalità e 2 punti sulla patente; il danese ha così raggiunto quota 12, e non parteciperà al Gran Premio dell’Azerbaijan. La decisione è di sicuro eccessiva per una mossa che si può anche considerare incidente di gara, dato che è stato causato da un bloccaggio, nessuno ha accusato danni e le posizioni dopo la curva erano rimaste inalterate. Lo stesso Gasly si è detto pronto a testimoniare a favore del rivale, affinchè venga rivisto l’esito.
Tuttavia, parlando ai media, Magnussen si è dimostrato quasi stanco, rassegnato, senza la voglia di discutere, e ha accettato il verdetto. “Io e Gasly abbiamo avuto un piccolo contatto. Non ci sono stati danni nè conseguenze, abbiamo solo saltato una curva. Questo è quello che succede nelle gare, e non mi spiego perchè debbano volare penalità così. Poi se posso aggiungere ho visto Ricciardo quasi buttare Nico [Hulkenberg ndr] nel muro a 300 km/h. Non dico che lo ha fatto apposta, ma lui ha ricevuto 5 secondi e 10 dieci; qualcosa non torna“, ha detto il pilota a Sky Sport UK. “Non chiederò chiarificazioni, non cambierà nulla. Ho già parlato con loro molte volte e non ho ancora capito quali sono le regole. Mi pare chiaro: non vogliono che si gareggi. Se questo incidente tra me e Pierre non è un contatto di gara allora non so cosa lo sia”.
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fonte: Formula1.it News
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