Dopo esser risorta dalle ceneri, la Mercedes non è riuscita a confermarsi una vettura capace di vincere gare al ritorno dalla pausa estiva.
I due tracciati di Zandvoort e Monza, infatti, sono talmente diversi che se una monoposto non si dimostra competitiva in neanche un’occasione, allora c’è da preoccuparsi.
È proprio questo quello che è successo alla W15, vicina ai rivali in entrambe le qualifiche ma molto, troppo lontana in gara.
George Russell ha dichiarato che la McLaren è stata “eccezionale” negli ultimi appuntamenti, cercando di togliere un po’ di pressione sulla propria squadra.
Eppure, la pressione esterna – e forse anche interna – è obbligatoria quando si passa da tre vittorie in quattro gare a zero podi nelle successive due.
I motivi del tracollo Mercedes
Qual è il motivo principale di tale inversione di tendenza, che ha riportato la Mercedes a un livello simile a quello di inizio stagione? Uno su tutti, gli aggiornamenti.
Ebbene sì, le modifiche in corso d’opera alla monoposto sono fondamentali nella Formula 1 attuale. In questo caso, quelle a cui facciamo riferimento, sono le novità apportate dalla McLaren a Zandvoort e dalla Ferrari a Monza.
I pacchetti portati dai tecnici hanno contribuito in maniera importante a un netto miglioramento delle performance delle rispettive vetture, mentre la W15 è rimasta di fatto dov’era; e lo si nota dalla poca differenza prestazionale con la Red Bull, anch’essa senza aggiornamenti sostanziali.
Inoltre, lo stesso Russell ha confermato che la squadra ha avuto problemi di set-up in Italia, che cercherà di risolvere per i prossimi Gran Premi.
Insomma, in casa Mercedes c’è del lavoro da fare per tornare al vertice, specialmente in ottica 2025; quando Lewis Hamilton sarà sostituito dal pupillo di Toto Wolff: il 18enne italiano Kimi Antonelli.
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fonte: Formula1.it News
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