Ormai da qualche settimane circolava la notizia relativa al possibile incarico, in veste di consulente del team Alpine, di Flavio Briatore. Una notizia che, dopo essere passata in sordina, ha trovato conferma ufficiale nella mattina di oggi e, immediatamente, ha suscitato un grande clamore nel paddock di Barcellona, non tanro per il clamoroso ritorno del manager piemontese nel team con cui ha vinto due campionati del mondo, ma causa del passato controverso di Briatore nella massima serie automobilistica.
L’ex team principal della Benetton e della Renault, che ha scoperto piloti del calibro di Michael Schumacher e Fernando Alonso, ha scontato una squalifica (una radiazione poi ridimensionata) dal paddock per il ruolo avuto nello scandalo “Crashgate” nel 2008, quando a Singapore il team “orchestrò” un crash con Nelson Piquet JR. per permettere a Fernando Alonso di vincere la gara. Una radiazione che è stata poi revocato nel 2010, con l’italiano che da allora è diventato un visitatore abituale del paddock e, da poco, anche F1 ambassador e collaboratore di Stefano Domenicali, aiutando a facilitare accordi commerciali ed essendo coinvolto nella gestione dei piloti.
Un ritono che, di fatto, segna un gran colpo per la compagine francese (dopo il gran numero di cambi di personale senior negli ultimi 12 mesi) che, inevitabilmente, è stato ampiamente commentato all’interno del paddock di F1, con l’attuale team principal della Alpine, Bruno Famin, che è stato bersagliato di domande sul ritono del piemontese e sul suo controverso passato. Domande che, di fatto, sono state ignorate da Famin, dettosi concentrato solo sul miglioramento della squadra in difficoltà.
“Non mi preoccupo del passato, guardo sempre al futuro, a cosa possiamo fare per migliorare la nostra squadra. Flavio ha 40 anni di esperienza in Formula 1, sa come gestire una squadra. Ha un ottimo record, un buon numero di mondiali e porterà questa esperienza, questo spirito alla squadra. Lui è il consigliere del CEO ma consiglierà la squadra. Conosce tante persone e sono sicuro che ci supporterà nello sviluppo della squadra più velocemente e meglio. Guardo avanti, non indietro”.
Quando gli è stato chiesto, più direttamente, come poter far fronte al danno d’immagine arrecato da Briatore al marchio Renault e alla F1 nel 2008, Famin ha evitato una risposta diretta.
“C’è un obiettivo molto chiaro: migliorare la competitività della squadra, stiamo cercando un forte supporto. Siamo molto felici di aver ricevuto David Sanchez come direttore tecnico. La conoscenza, la rete, l’influenza di Flavio sono una risorsa e stiamo utilizzando tutte le possibili risorse disponibili per rendere la squadra più forte”.
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Foto copertina x.com
fonte: Formula1.it News
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