Nomini Silverstone ed è subito come pescare alla cieca nel fiume della storia della Formula Uno, tanto qualcosa tirerai su in ogni caso, a cominciare dal primo Gran Premio del primo Mondiale, nel 1950.
A noi piace ricordare, a quarantacinque anni di distanza, quella volta che a Silverstone fu la prima e l’ultima insieme; quella che con simpatia e commozione al tempo stesso potremmo definire…un’edizione coi baffi. I baffi, oltre a una prestazione di guida impeccabile, erano quelli di Clay Regazzoni. Inimitabile, indimenticabile.
Quel 14 luglio 1979 fu il giorno dell’ultimo tappo di champagne del grande Clay e in contemporanea quello del brindisi alla prima volta in cui una vettura di Sir Frank Williams passava sotto la bandiera a scacchi senza nessun’altra monoposto davanti, doppiati eccellenti a parte.
Aveva cominciato Alan Jones in qualifica, con l’altra Williams FW07, conquistando la prima pole nella storia della scuderia. Un prodigio a livello telaistico e aerodinamico quella, macchina, alimentata dal motore Cosworth, al punto tale da poter duellare con le Renault spinte dal potente turbo, reduci dalla vittoria del Gran Premio di Digione. “Quel” Gran Premio di Digione, già, con Villeneuve intruso sul podio tra Jabouille e Arnoux.
Partito quarto in griglia, Clay si ritrova subito terzo con Jabouille davanti, la cui Renault divora il battistrada; quando il francese rientra ai box le Williams se ne vanno, con Jones fuggitivo.
– Avrei potuto spingere di più, come Alan, ma eravamo nello stesso team, ero felice di trovarmi secondo ed in più avevo in mente l’usura degli pneumatici -. Clay è già contento così. Poi il compagno di squadra rompe la pompa dell’acqua e a quel punto, con Arnoux mai troppo grande nel retrovisore, Regazzoni comincia a disegnare tornata dopo tornata col compasso. Tra i tanti doppiati, anche Scheckter con la Ferrari che vincerà il Mondiale.
– Mi sento come a Monza nel 1970, mi sento come nella mia prima vittoria -: frase a suo modo profetica, al termine della gara.
Avevamo parlato di champagne sul podio, all’inizio; in realtà non fu così, perché in ossequio agli sponsor islamici la Williams adoperò succo di frutta. Nel retro dei box, i tappi saltarono, uno dopo l’altro, come i giri inanellati da Clay nel giorno della sua ultima vittoria.
Foto copertina x.com
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fonte: Formula1.it News
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