Oggi abbiamo un buon punto di riferimento per valutare il passo gara in vista del GP di domani. La Sprint Race ci offre un ottimo assist a riguardo. Durante la corsa di questa mattina abbiamo visto come la Media sia stata un’ottima mescola per coprire 1/3 della distanza che i piloti dovranno percorrere domani. Sarà però una valida soluzione anche per il GP domenicale?
Probabilmente no, ma parleremo delle possibili strategie in un’altra sede. Oggi abbiamo visto i primi otto piloti (le due Red Bull, le due McLaren, le due Ferrari e le due Mercedes) girare su tempi molto simili nel corso dei primi dieci giri. Dopo i tempi, almeno per Russell, Sainz, Hamilton, Leclerc e Perez, hanno iniziato ad alzarsi mostrando le buone doti di gestione gomma della squadra campione del mondo e del team di Woking.
A Maranello sapevano che la SF-24 avrebbe sofferto le alte temperature
Sulla Ferrari dobbiamo dire però che è stata rallentata tantissimo dalla difficoltosa gestione delle temperature. Sainz ha avuto problemi con i freni nella prima parte della gara. Difficoltà che non gli hanno permesso di mantenere la posizione conquistata su Russell al via. Nel corso dell’ottavo giro è costretto a rallentare il ritmo e a farsi sfilare da George. La situazione per fortuna rientra nei valori standard, ma ormai la quarta posizione è andata persa.
Leclerc scatta bene al via e supera subito le due Alpine e poco più tardi anche la Red Bull di Perez. Poi le temperature si alzano. Inizialmente si pensa possa essere il motore il problema dal momento che in radio gli viene chiesto di fare ‘’Lift and coast” una pratica che però generalmente viene utilizzata per risparmiare carburante (ovvero anticipare la frenata alzando semplicemente il piede dal gas ed utilizzare il freno motore per rallentare). Infatti poi sarà lo stesso Charles a confermare al termine della Sprint Qualifying il problema all’impianto frenante.
E dire che la Ferrari sapeva che avrebbe sofferto a causa del caldo. Il tracciato di Spielberg si trova a circa 680 metri sul livello del mare, l’aria è più rarefatta e il motore generalmente è più sollecitato rispetto agli altri weekend. Così tutte le altre parti meccaniche sottoposte a stress termico. I tecnici di Maranello non hanno preso la questione sottogamba per quanto riguarda la power unit, già dal giovedì si era notato un cofano motore con l’aggiunta di ulteriori branchie a favorire lo smaltimento del calore (entrambi i piloti montano la stessa specifica di cofano: 5 feritoie sul lato sinistro, tre su quello destro). Peccato però che non abbia fatto altrettanto con i freni in vista della Sprint Race.
Prima delle qualifiche la Ferrari è corsa ai ripari andando a modificare l’inclinazione dei flap all’interno delle brake duct, trucchetto che dovrebbe risolvere la problematica in vista della gara di domani, portando però ad una riduzione di efficienza aerodinamica che potrebbe far perdere qualcosa alla SF-24 in termini di velocità pura.
Tornando a dare uno sguardo generale, i ritmi tra Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes sono sembrati piuttosto simili nel corso della Sprint Race, la differenza sostanziale risiede nella gestione delle gomme, che domani in gara potrebbe anche portare a delle diverse impostazioni in termini di strategia.
Gli aggiornamenti ufficiali delle scuderie in Austria. La Ferrari teme temperature elevate
Foto: Ferrari e X, Ferrari
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fonte: Formula1.it News
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