Il GP di Cina è terminato, ma non si placano ancora i commenti riguardo ai sorpassi “al limite” tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. La vicenda è cominciata durante la Sprint Race quando lo spagnolo, in crisi con le gomme, ha portato largo il compagno di squadra, anzichè agevolare il sorpasso senza prendere rischi. Il monegasco non ha preso bene questa mossa, rispondendo con un acceso team radio e prendendosi la sua “vendetta” al via della gara, spingendo lo spagnolo e favorendo il passaggio di Hulkenberg e Russell.
Scorrendo nella rassegna stampa di questa mattina, Giorgio Pasini di Tuttosport ha avuto una lettura che ha fatto discutere i social: “La Ferrari torna a guardare dietro, non davanti. [..] Due brutte qualifiche, una Sprint vissuta ai piedi del podio sull’inutile battaglia tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, un Gran Premio promesso come il giorno del riscatto e che invece finisce con il primo podio mancato della stagione (4° e 5° posto) e la doppia pessima sensazione che la SF-24 si sia ormai plafonata nei suoi pregi (velocità sul dritto e gentilezza con le gomme) da potenziare e soprattutto nei limiti (non accende le gomme, paga sul giro secco) da curare. Insomma, che servono aggiornamenti. Ma anche con una tensione crescente nel box, dove i due separati in casa non giocano di squadra. L’onda lunga della lite nella Sprint di sabato s’infrange sulla gara fin dalla partenza, quando il monegasco conferma di non essere sempre lucido e di aver più l’ansia per il piazzamento del compagno di squadra che il focus sull’obiettivo. Così il podio (dopo cinque in quattro gare, con la doppietta di Melbourne), che alla prova dei fatti sarebbe stato comunque complicato, sfuma alla prima curva, quando il monegasco si preoccupa di stoppare lo spagnolo all’esterno, portandolo fuori, ma aprendo un portone nel quale s’infilano ringraziando sia George Russell con una Mercedes quarta forza che Nico Hülkenberg con la Haas”.
Sarà che siamo in Italia e sarà che questa SF-24 dà qualche speranza in più rispetto alle vetture precedenti, ma mi pare eccessivo fare un dramma per una lotta tra compagni di squadra. Le rivalità nello stesso box ci sono sempre state e continueranno ad esserci, anche perchè non esiste che in uno sport così competitivo ci si sposti solo perchè dietro arriva qualcuno con la stessa livrea, tantomeno se non ci sono ordini dal muretto o una gerarchia definita (che non è quello di cui la Ferrari ha bisogno ora). Nessuno è in Formula 1 per fare il gregario di qualcun altro, e indubbiamente si penserà prima a se stessi che alla squadra.
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Foto copertina x.com
fonte: Formula1.it News
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