Il GP della Cina è stato caratterizzato da un cielo nuvoloso e temperature asfalto intorno ai 31°C. Circa tre gradi in più rispetto a quanto avuto durante la Sprint Race di ieri mattina. Il comportamento della mescola Media C3, almeno ad avviso di chi scrive, è stato più o meno quello che si prevedeva e in linea con le osservazioni fatte sabato. In alcuni casi però ha sopreso l’andamento dei vari team quando si sono ritrovati a montare gomma Hard C2. Qualcuno si è trovato meglio, qualcun’altro invece ha sofferto un po’ di più.
Riepilogo strategie
Prima di addentrarci nella nostra analisi, andiamo a fare un recap delle tattiche utilizzate oggi. Si prevedeva una gara a due soste e alla fine il quadro generale è stato in linea con le previsioni. Chi ha sorpreso in positivo è stata la Ferrari, capace di andare su una sosta sicura con Leclerc e riuscita a finalizzarla anche con Sainz aiutato molto dai due regimi di Safety Car.
Facendo un rapido recap abbiamo: Norris, Leclerc e Sainz andati su l’unica tattica ad una sosta Medium-Hard. Verstappen, Perez, Hulkenberg e Ocon sono andati su due soste M-H-H, ovvero la strategia che noi consideravamo essere la più rapida (leggi qui), mentre Magnussen ha optato per la simile H-H-M. Dopodiché registriamo le soluzioni M-M-H di Russell, Piastri e Albon. La S-M-H che ha riportato Hamilton in top-10 partendo dalla 18° posizione, strategia portata a termine anche da Sargeant.
Foto: Formula1.com – gomme utilizzate durante il GP di Cina 2024
Terminato con i due pit passiamo alle più discutibili 3 soste di Alonso (M-H-S-M), Gasly (M-H-H-M), Zhou (M-H-H-S) e Stroll costretto a farne addirittura 4 (S-M-H-M-H). Tra queste l’unica che possiamo comprendere è quella di Lance, costretto a rientrare ai box dopo il contatto avuto con Ricciardo. Il GP di Cina conta anche i tre ritiri di Ricciardo, Tsunoda e Bottas.
Ferrari bocciata sia in qualifica che in gara
A fine GP c’è stata una differenza di vedute alquanto marcata tra Leclerc e Vasseur. Il pilota ha affermato che l’appuntamento con il podio è mancato a causa della carenza di ritmo su gomma Hard, mentre il team principal ha assegnato la colpa principalmente alla qualifica di ieri. Tre le due la visione più corretta ci sembra quella del monegasco.
Vero che Charles scattava sesto e Sainz settimo, però dopo la Safety Car, le opportunità per puntare al podio sembravano esserci tutte. Norris era secondo su Hard nuove, Leclerc terzo a pari strategia. Perez era quarto, sempre su Hard. Il fatto che Checo si sarebbe liberato di Charles in pochi giri possiamo definirlo scontato. Ciò che non era fino a quel momento prevedibile era un Norris in grado di tenere un ritmo più rapido del messicano assicurandosi così la seconda posizione finale con un gap di quasi 7’’.
Vedendo la situazione da questo punto di vista non è tanto la Ferrari a deludere, quanto la McLaren a sorprendere. Però bisogna essere anche oggettivi. Siamo alla quinta gara della stagione e da una squadra, quella del Cavallino, capace di andare sempre a podio nei precedenti appuntamenti, ci si attendono dei progressi e non dei passi indietro. Sicuramente positiva la gestione gomme, specie con Leclerc. Anche se il ritmo non è stato così competitivo da permettere ai piloti di ambire alla top-3, è statao abbastanza stabile da consentire a Charles e Carlos di rimontare dalla 6°-7° posizione di partenza fino alla 4°-5° finale. Entrambe le vetture hanno concluso comunque all’interno della top-5.
Un risultato deludente per questaa Ferrari che ha mostrato un potenziale tale da poter ambire a finire sempre 3° e 4° alle spalle della Red Bull. Tuttavia, qualcosa in questo weekend non ha funzionato come al solito e il Cavallino non è riuscito ad estrarre il massimo potenziale dalle mescole Hard, cosa che al contrario è riuscita benissimo a fare la McLaren, nella fattispecie con Norris.
Giusta la decisione del muretto Ferrari di concludere la gara su una sosta. Perché? Basta guardare il risultato ottenuto da Alonso con un’ulteriore sosta dopo la Safety Car.
Alonso ha fatto una sosta di troppo
Con solo un treno di Hard a disposizione, la squadra deve essere andata in crisi quando ha visto subentrare la Safety Car facendolo rientrare montandogli le Soft C4 con ancora 33 giri da effettuare per arrivare alla bandiera a scacchi. In quel momento le sue Hard erano vecchie di 12 giri e continuare con quel set (dalla quarta posizione davanti a Leclerc, giro 22), forse, lo avrebbe messo in una condizione migliore per attaccare la posizione di Russell, se non anche quella di Sainz negli ultimi giri del GP (si sarebbe comunque dovuto fermare a montare le Medie a pochi giri dalla fine). Strategie da rivedere in Aston Martin. Fernando è Fernando, però se gli si desse un aiutino ogni tanto non sarebbe certo sgradito.
Norris un mago, ma non dimentichiamoci di Hamilton
Lando Norris ha gestito la Hard in modo impressionante, contro ogni aspettativa, forse anche contro la sua. Il ritmo non è stato mai tale da poter lottare con verstappen, ma in alcune fasi è stato molto vicino. La gestione è stata sicuramente migliore di quella di Perez.Difficile dire se quanto visto in Cina sia un progresso reale o un miglioramento legato alla conformazione del tracciato. Piastri non si è comportato altrettanto bene. Resta tutto da verificare. Le curve lente di Shanghai hanno sicuramente dato una mano. A Miami sarà complicato confermarsi.
Vogliamo parlare della gara di Hamilton? Ok, per quanto Lewis dica di avere tra le mani una vettura da gara ‘’lenta’’ rispetto ai rivali, la Mercedes è pur sempre da top-ten. Nonostante Lewis sia partito dalla P18 infatti è riuscito comunque a raggiungere e ottenere la nona posizione alle spalle di Piastri. Il goal di Hamilton avviene al giro 22, quando decide di rientrare ai box assieme a Leclerc nel corso della Virtual Safety Car. Questo lo mette in condizione di sfruttare al meglio i pit stop degli altri a seguire e risalire dalal 17° all’11° posizione.
La Mercedes non può certo festeggiare per una sesta e nona posizione, ma considerando lo stato in cui era dopo le qualifiche, possiamo dire che è riuscita a trarre il massimo da questo weekend. Al momento McLaren e Ferrari sono lontane. La battaglia dei teutonici è contro l’Aston Martin e almeno per oggi, l’obiettivo è stato centrato, ma servono aggiornamenti.
Foto copertina: X, Ferrari, Foto interne: Formula1.com
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fonte: Formula1.it News
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