Ritrovarsi terza forza del mondiale con 29 punti di margine sulla Mercedes potrebbe essere considerato un buon segnale da un team come la McLaren, che nell’era turbo-ibrida ha sempre fatto fatica a mostrare performance a livello dei top team. Un bellissimo inizio di stagione se non si considera che Ferrari, e ancor di più la Red Bull sono viste però come due avversarie alquanto difficili da battere. Il gap che li separa è importante e non sarà affatto facile da recuperare nell’immediato.
Poco tempo per recuperare
Raggiunto dai microfoni di ‘Motorsport,’ il team principal Andrea Stella ha espresso la sua opinione sulla propria vettura confermando i punti critici su cui i propri uomini dovranno concentrarsi per cercare di recuperare il deficit: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto nell’ultimo anno, ma direi che ci restano altri dodici mesi per poter contare su un’auto forte a livello di DRS e performante nei curvoni a lunga percorrenza”.
“Intorno alla sesta o settima gara dovremmo apportare una buona serie di aggiornamenti. Speriamo che ce ne siano almeno un paio che possano permetterci di fare un salto nel corso della stagione. Ci vorrà ancora tutto il campionato 2024 per aggiungere prestazioni sufficienti nelle due aree prima menzionate”, ha proseguito secondo quanto riporta ‘SoyMotor.com’.
Perché proprio 12 mesi?
Che si parli di altri 12 mesi deriva dal fatto che l’anno 2025 sarà l’ultimo in cui le vetture di F1 correranno nel rispetto del regolamento attualmente in corso. Nel 2026 subentrerà una nuova power unit, e con lei molte norme subiranno importanti modifiche a seguire.
La differenza tra un’auto ‘lenta’ ed una sbagliata
La bassa efficienza aerodinamica sul dritto e le difficoltà ad essere a livello degli avversari nelle curve ad alta percorrenza, anche se sono un punto debole, non sono delle caratteristiche così negative per il team principal McLaren.
C’è differenza tra avere una macchina che mostra un comportamento errato e un’altra che invece deve solo progredire per poter competere con le altre. Una constatazione che Stella ha voluto sottolineare: “Fa parte dello sviluppo di una vettura cercare di eliminare i punti deboli. Non lo si fa perché c’è qualcosa che non va. La nostra auto non ha nulla di sbagliato, semplicemente deve ancora essere sviluppata. In verità si comporta molto bene, secondo le nostre previsioni. Fa esattamente quello che si aspettiamo dalla galleria del vento e dal simulatore”.
Norris e Piastri possono essersi lamentati di non esser veloci come Verstappen, Perez, Leclerc e Sainz, ma non sono mai stati in difficoltà in termini di guida. La MCL38 ha finora fornito dei buoni risultati sia in qualifica che in gara, mostrando un bel ritmo nei long run. Il concetto promosso da Stella è abbastanza chiaro. Anche le vetture più veloci hanno bisogno di sviluppo per poter progredire ed esserlo ancora di più. Altrimenti in Red Bull il reparto ricerca e sviluppo sarebbe fermo già dal 2022.
Foto: McLaren
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fonte: Formula1.it News
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