La stagione 2026 sembra ancora molto lontana eppure i team l’hanno già messa bene a fuoco, dal momento che stanno progettando le nuove Power Unit. I propulsori che esordiranno in concomitanza con la rivoluzione tecnica non prevederanno più l’utilizzo dell’MGU-H, ma saranno dotati di una maggiore quantità di energia elettrica grazie al mantenimento del solo MGU-K. Trattasi di un’enorme sfida per tutti i costruttori, soprattutto per la Red Bull che (grazie alla partnership siglata con Ford) si presenterà per la prima volta al via del Mondiale con un motore interamente fabbricato a Milton Keynes.
Nel corso delle ultime settimane si è spesso affermato come i punti interrogativi riguardo il nuovo progetto potrebbero essere una delle cause dell’eventuale cambio di casacca di Max Verstappen, opzione prontamente smentita dallo stesso olandese: “Naturalmente sono in stretto contatto con Horner e con le persone che si occupano del motore 2026. Stanno tutti lavorando al massimo, quindi non c’è bisogno di farsi prendere dal panico“.
Se è vero che “del doman non v’è certezza”, è altrettanto corretto affermare come la squadra anglo-austriaca si troverà ad affrontare colossi del calibro di Ferrari, Mercedes, Honda e Renault (ai quali si aggiungerà anche la new entry Audi) che da decenni si occupano della progettazione delle Power Unit: “Sappiamo che è un compito molto grande, non lo prendiamo alla leggera. Naturalmente data la presenza di così tanti costruttori di motori affermati non pensiamo che sarà facile batterli. Abbiamo però molte persone valide che lavorano al progetto. Il tempo ci dirà come andrà e quali saranno i risultati”.
Fonte www.motorsport.com
Foto interna www.formula1.it
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fonte: Formula1.it News
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