La vicenda Steiner-Haas si è da poco trasformata in una battaglia legale. Due settimane fa, l’ex team principal altoatesino aveva citato in giudizio la Haas in North Carolina per presunte commissioni non pagate. Adesso la Haas Automation, società madre e sponsor del team di F1, ha però presentato una contro-causa in California per violazione del marchio. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.
La versione della Haas
Secondo quanto riportato da F1i.com, stando a quanto scritto nei documenti depositati al tribunale nel Distretto Centrale della California, Haas sostiene che Steiner e il suo editore, Ten Speed Press, hanno utilizzato all’interno della sua biografia “Survive to Drive” i loghi della squadra e altre immagini protette senza autorizzazione.
La Haas Automation, che ha richiesto un processo con giuria, ha esposto le sue rimostranze nei documenti depositati presso la Corte: “Nel 2023, senza l’autorizzazione o il consenso di Haas Automation, Steiner ha scritto, commercializzato, promosso, venduto, distribuito e tratto profitto da una pubblicazione intitolata “Surviving to Drive”, che ha usato e mostrato illegalmente, e continua a usare e mostrare, i marchi Haas Automation e l’immagine commerciale della Haas Automation per il guadagno finanziario personale di Steiner e per il suo profitto illecito. Haas Automation non ha mai acconsentito all’uso da parte di Steiner dei marchi Haas Automation o del Trade Dress Haas Automation sul prodotto incriminato”.
I responsabili dell’azienda americana hanno poi rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla vicenda dicendo: “Haas Automation ha avvisato Steiner prima della causa, ma a tutt’oggi Steiner non ha intrapreso alcuna azione per cessare o attenuare i suoi atti di violazione, rendendo necessaria la causa in corso. Steiner vende e promuove il Prodotto incriminato su vari supporti, tra cui, a titolo esemplificativo, la stampa e il digitale, in violazione dei diritti esclusivi di proprietà intellettuale di Haas Automation”.
“Le informazioni disponibili online indicano che, a partire dal gennaio 2024, il Prodotto incriminato ha superato le vendite di almeno 150.000 unità e ha generato ricavi per almeno 4.500.000 dollari”
Steiner ora dovrà dunque dimostrare in tribunale che il logo della scuderia è stato inserito senza violare nessun copyright. L’altoatesino e Ten Speed Press dichiareranno infatti che l’uso del nome Haas e delle immagini legate a quest’ultima siano state fondamentali per raccontare la storia all’interno della biografia e dunque non sono state usate solo per scopi commerciali.
Leggi anche: Magnussen ai ferri corti in Haas: il possibile sostituto
Leggi anche: F1, mercato in fermento: Ocon e Gasly in fuga dalla Alpine. Clamoroso ritorno in vista?
fonte: Formula1.it News
—————————————————————–
Continua a leggere l’articolo intero su Formula1.it News |Read More