La pista di Suzuka, oltre ad essere conosciuta come uno dei tracciati storici della Formula 1, è anche tristemente ricordata per l’incidente di Jules Bianchi. Tornando in giappone i piloti hanno voluto ricordare il francese scomparso nel 2015. Di seguito vi riportiamo le parole di Max Verstappen e Pierre Gasly.
Verstappen e Gasly parlando di Jules
Durante la conferenza stampa che apre il weekend di Formula 1, sia Verstappen che Gasly hanno voluto ricordare il giovane pilota scomparso nove anni fa parlando del tragico giorno in cui a Suzuka la sua monoposto uscì di pista. L’olandese ha dichiarato: “Credo che si tratti di quei giorni a cui non si vuole pensare troppo. Personalmente, naturalmente, non conoscevo Jules così bene, ma ovviamente abbiamo tutti amici in comune che lo conoscevano. Ovviamente aveva un talento incredibile. E sì, sicuramente avrebbe fatto cose incredibili in Formula 1. Credo che tutti ne fossero certi. Credo che tutti fossero abbastanza sicuri di questo. Ma sì, credo che sia stato un giorno molto brutto per tutti, per lo sport, ovviamente. Ma credo che quel giorno abbiamo anche imparato molto sulla sicurezza. Purtroppo sembra che, a volte, questo tipo di cose debbano accadere perché la sicurezza migliori. E naturalmente non è quello che ci piace vedere, ma è così che sembra funzionare nella vita. Ma sì, trovo anche bello che venga sempre ricordato. Ci sono cose a suo nome, associazioni di beneficenza, come le gare di go-kart che suo padre organizza per ricordare sempre il suo nome, perché se lo merita”.
Anche Pierre Gasly ha ricordato il connazionale, nonché suo grande amico dicendo: “Jules sarà sempre ricordato per quello che era, ovviamente come pilota, ma anche come essere umano. Era estremamente gentile. Sì, è stato un esempio per molti piloti, soprattutto in Francia. Ricordo che quando eravamo nella squadra francese, tutti i giovani piloti con Antoine, Esteban e molti altri ragazzi, guardavamo a lui come alla prossima grande cosa in Formula 1, perché tutti, credo, erano d’accordo che alla fine sarebbe arrivato in Ferrari. Quindi, sì, è sicuramente molto, molto triste, sai, ricordare quello che è successo. Ma sono contento, credo che abbia lasciato un segno nella Formula 1 e anche al di fuori di essa. E sicuramente sarà sempre ricordato”.
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Foto copertina twitter.com
fonte: Formula1.it News
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